mercoledì 19 ottobre 2011

INSPIRE e GMES, a che punto siamo

E' disponibile, puntuale anche quest'anno, l'ormai settima versione del report 2011 su INSPIRE e GMES della Runder Tisch GIS, che si può scaricare gratuitamente.
Si tratta di una risorsa molto utile ed aggiornata per capire a che punto siamo con queste due importanti iniziative che sempre più si fanno convergenti e che avranno delle forti ricadute sul mercato geospaziale nel prossimo futuro.
Trattandosi di un report prodotto da un ente di ricerca tedesco, l'analisi si focalizza prevalentemente sulla realtà tedesca, ma non mancano degli spunti di riflessione molto interessanti sul quadro generale europeo.
Allora voglio segnalare quelle che, a mio parere, sono gli articoli più interessanti ed utili:
Come ho già scritto in un'altra sede, manca il paragrafo "INSPIRE in Italia". Confidiamo nell'edizione del prossimo anno?
INSPIRE GMES - Brochure Informativa (7° edizione)

lunedì 10 ottobre 2011

Altro che geotagging...

Incendio di Bastrop, in Texas.
Immagine acquisita da Digitalglobe il 7 settembre 2011
L'altro giorno, mentre cercavo qualche immagine recente per spiegare quali vantaggi offrano i dati satellitari per la perimetrazione delle aree percorse da incendio, mi imbatto in quest'immagine sul sito della DigitalGlobe.
La solita immagine in falsi colori, con le aree in rosso che indicano la vegetazione ricca di clorofilla e quelle scure che mi fanno capire a colpo d'occhio dove c'è l'incendio o quali aree sono andate bruciate.
Quei mattacchioni della DigitalGlobe però hanno ruotato l'immagine di 90° in senso antiorario, mettendo il nord a sinistra, certamente perché volevano che non passasse inosservata la scritta in alto a destra nell'immagine.

L'avete vista? Cliccate sull'anteprima per ingrandirla.

LUECKE.
C'è scritto Luecke.

Non è una scritta apposta digitalmente sull'immagine con fotoshock.
Quella scritta è fatta con gli alberi.
Con centinaia di alberi.
Non ci credete? Guardate la stessa area su Google Maps, qua sotto. Zoomate quanto volete, e provate a contare quanti alberi ha usato questo pazzoide con manie di grandezza per geotaggarsi sui suoi terreni.



View Larger Map

Da adesso in poi, tutte le volte che geotaggherò le foto fatte con il mio smartphone, mi sentirò un pivello.

martedì 4 ottobre 2011

Le mappe satellitari per la pianificazione urbanistica

Sull'ultimo numero di GeoConnexion è uscito un articolo che riepiloga i contenuti della presentazione che ho tenuto a Monaco di Baviera la scorsa primavera, sull'uso delle immagini da satellite per calcolare il consumo di suolo.
In sintesi questo articolo spiega come le otto bande multispettrali del satellite WorldView-2 si siano rivelate estremamente utili per identificare le aree impermeabilizzate, sul territorio dei comuni che hanno usato questi dati per costruire o aggiornare il proprio quadro conoscitivo. Il risultato dell'analisi del soil sealing, appunto l'impearmibilizzato, serve non solo come input per classificare le aree in base alla diversa densità urbana, ma soprattutto per calcolare, grazie al confronto di dati acquisiti in diversi periodi di tempo, l'indice di Consumo di Suolo.
Questo indicatore è estremamente importante nei processi di pianificazione per il monitoraggio della VAS, la Valutazione Ambientale Strategica, perché aiuta a comprendere l'effetto delle scelte dei governi locali rispetto allo sviluppo sostenibile del territorio.

Di tutto ciò si parlerà la prossima settimana ad Ascoli Piceno, nell'ambito di un convegno dal titolo inequivocabile: "Mappe Satellitari a supporto della redazione del Piano Regolatore Generale", in cui viene spiegato proprio qual è stato il contributo dei dati di osservazione della Terra, ed in particolare del nostro prodotto a valore aggiunto Preciso® Land, alla redazione del nuovo PRG del capoluogo marchigiano.
Nel corso del workshop si cercherà di illustrare queste tecniche innovative, basate sull’analisi di dati d'osservazione della Terra, ed utilizzate per la produzione del quadro conoscitivo geospaziale del territorio di Ascoli Piceno, e di come queste possano contribuire a determinare i vari indicatori ambientali adottati nella VAS.