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giovedì 10 novembre 2011

Indagine sul valore economico degli standard OGC


WMC, GML, SMS... che sono tutti questi acronimi??
Diciamocelo chiaramente, 'sta cosa degli standard OGC sembra roba riservata ad un ristretto manipolo di ingegneri e informatici.

(La prima volta che ho partecipato ad un meeting dell'Open Geospatial Consortium, non ci capivo niente. Cercavo di seguire una discussione che spiegava le relazioni tra i Gruppi di lavoro dedicati agli Standard (SWG) e quelli dedicati ad un settore applicativo (Domain Working Group, DWG). Allora io sentivo ripetere DWG, DWG... e lo confondevo con il formato vettoriale di AutoCAD. Così chiesi a Cristoforo: Crì, ma se qua stiamo in un posto dove si dovrebbe discutere degli standard, perché questi perdono tanto tempo appresso ad un formato proprietario??!
La riposta di Cristoforo è irriferibile :-)) 

Tuttavia qualcuno si è posto il problema.
Come fare a valorizzare gli standard OGC presso un'utenza non tecnica?
Come far capire qual è la loro importanza, e l'importanza dell'interoperabilità dei dati e dei servizi dal punto di vista economico?

Così è nato il Comitato per il valore economico dell'OGC, il Business Value Committee.

Tra le iniziative più interessanti che questo nuovo Comitato OGC ha lanciato va sicuramente segnalata quella attualmente in corso a livello mondiale:
indagine sul valore economico degli standard OGC.

Si tratta di un sondaggio aperto a tutti, e rivolto a due categorie di soggetti: i semplici utilizzatori dei dati e delle tecnologie geospaziali da un lato, ed i fornitori di tecnologia dall'altro.
Quest'indagine è uno sforzo congiunto fatto da due ricercatori accademici, membri dell'OGC e del comitato di Business Value OGC. Il dott. Mu Xia dell'Unveristà di Santa Clara ed il dottor Zhao Kexin dell'Università del North Carolina a Charlotte hanno sviluppato l'indagine tenendo conto delle necessità espresse dal Business Value Committee dell'OGC per comprendere sempre più quale sia l'efficacia degli standard aperti.

L'augurio di tutti, anche il mio, è che i risultati di quest'indagine possano aiutare l'OGC a valorizzare gli standard presso un'utenza non più soltanto tecnica, coinvolgendo i livelli decisionali più alti negli Enti di ogni tipo, pubblici e privati.
Naturalmente tra le finalità di un'operazione di questo genere c'è anche quella di migliorare costantemente i programmi dell'OGC per lo sviluppo degli standard geospaziali.

Anch'io, a titolo personale in qualità di utente, ed a nome di Planetek Italia come fornitore di tecnologia, mi unisco all'invito dell'OGC, rivolto a tutte le persone che si occupano di GIS, GPS, fotogrammetria, telerilevamento, ecc. o che hanno semplicemente a che fare con dati, servizi e software geospaziali, di rispondere a questo sondaggio.

I ricercatori hanno preparato due versioni alternative del sondaggio, che va fatto on-line:
Se non si è sicuri di quale versione usare, io sono a disposizione per chiarimenti.
Ah, si può anche vincere un premio (un iPad 2 da 16GB, WiFi al primo estratto; un iPod Touch da 8 GB  4a generazione al secondo estratto; un set di cuffie Bose AE2 al terzo estratto). A parte il rischio di vincere un iPad, questa è però una bella occasione per confrontarsi sulle implicazioni di tipo economico e/o tecnologico sull'uso degli standard aperti.

Per rispondere al sondaggio ci vogliono dai 10 ai 15 minuti. Le singole risposte saranno visibili solo dai ricercatori e da chi segue quest'operazione nell'OGC, e non saranno divulgate; i ricercatori  riassumeranno invece i dati raccolti nel corso dell'indagine, rimuovendo tutti gli eventuali riferimenti a risposte singole, e renderanno pubblica la sintesi mettendola a disposizione dei membri del Business Value Committee dell'OGC. Una sintesi sarà fornito anche a tutti quelli che avranno completato il questionario.

Il sondaggio è partito il 1 novembre e c'è tempo fino al 18 dicembre 2011.
Inutile dire che invito tutti a dare massima diffusione a questa iniziativa!

Qui c'è il comunicato stampa ufficiale dell'OGC.