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lunedì 2 novembre 2009

Come cambia il GIS Day

Dando un'occhiata al calendario dei prossimi 30 giorni, mi sembra opportuno segnalare alcuni appuntamenti.
  • Martedì 17 novembre, a Roma: ERDAS "Rocks World Tour"
    Presentiamo con ERDAS le novità della versione 2010 di tutta la famiglia di prodotti. Per il programma, iscrizioni ecc., leggere qui.

  • Mercoledì 18 novembre, in tutto il mondo: GIS Day
    "La cultura geografica e la tecnologia GIS diventano le protagoniste in più di 80 paesi del mondo. Associazioni, Enti, Aziende, Scuole e Università di tutto il mondo aprono le porte al pubblico con convegni, seminari ed eventi tematici dedicati al GIS, mostrando a milioni di persone le possibilità di applicazione di questa tecnologia nella vita quotidiana".

  • Martedì 1 dicembre, a Bari: ASITA
    Uno degli appuntamenti più importanti dell'anno, nel settore della Geomatica, con la conferenza (quattro sessioni speciali, ventidue sessioni parallele, ventitrè sessioni poster e cinque workshop) e l'esposizione tecnico-commerciale. Per saperne di più, leggere qui.
Sulla tappa di Roma dell'ERDAS Tour tornerò nei prossimi giorni, così come su ASITA vorrei approfondire il discorso prendendo spunto dal commento di Aldo ad un mio recente post.

Oggi vorrei parlare invece del GIS Day, perché consultando il sito ufficiale mi sono accorto che l'evento ha cambiato faccia. Non più un evento marchiato necessariamente ESRI, ma un appuntamento dedicato alla promozione della cultura geografica e della tecnologia GIS.
Questo cambio nel posizionamento dell'evento mi sembra importante e degno di nota. Si ricollega alla discussione che è nata attorno alla nostra idea del Social Meeting, quello dello scorso 25 giugno a Roma: l'iniziativa coinvolgeva Oracle, Paolo Cavallini con l'open source ed altri soggetti industriali per stimolare la discussione ed il confronto, ma da più parti ci è stato fatto notare che il "cappello" di uno sponsor può avere un impatto negativo sulla percezione dell'evento da parte della comunità di utenti.
Questo è probabilmente lo stesso motivo che ha portato la ESRI a "depurare" l'iniziativa. Che poi, se il mercato cresce, c'è un vantaggio per tutti. E ne ho parlato alla noia su questo blog: io sono perfettamente d'accordo.
Per questi motivi mi ha fatto piacere trovare, nella lista degli eventi, anche quello organizzato da alcuni amici siciliani che ho conosciuto in occasione della tappa di Palermo del nostro giro d'Italia dello scorso settembre. Un programma articolato e ricco di contenuti, che risponde bene alla necessità di avvicinare al mondo della geomatica avvocati, medici e categorie professionali che ancora possono non aver percepito le potenzialità di questi strumenti.
Credo che siamo sulla buona strada e che questo tipo di impostazione sia vincente, affinché cresca una consapevolezza diffusa e prenda forma una reale comunità geospaziale in Italia, che faccia da traino e da riferimento nel contesto nazionale.