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sabato 19 gennaio 2013

20.000 nuovi posti di lavoro con Copernicus

Non è uno spot elettorale, ma il risultato di un interessante rapporto sull’impatto economico di GMES nei prossimi anni: Assessing the Economic Value of GMES: “European Earth Observation (EO) and GMES Downstream Services Market Study”

Questo report è stato pubblicato esattamente il giorno prima che uno dei più importanti programmi europei per il monitoraggio ambientale cambiasse nome: infatti dall'11 dicembre scorso non si chiama più GMES ma Copernicus.
Ho dovuto cambiare anche il nome del mio web-magazine dedicato su scoop.it!

Quindi d'ora in poi, mi raccomando:  
GMES ⇒Copernicus



Torniamo ai 20.000 nuovi posti di lavoro. Questa stima si riferisce alle opportunità nei prossimi 15 anni del mercato europeo dell'osservazione della Terra (EO: Earth Observation) abitualmente definito "downstream".

Che vuol dire downstream?
Ci si riferisce alle imprese che offrono Servizi a Valore Aggiunto sui dati telerilevati da satellite. Per semplificare, in questo settore operano le aziende che sviluppano applicazioni commerciali basate su dati EO commerciali (avete presente Planetek Italia?).
(Un altro mercato certamente interessante nel contesto di Copernicus è quello cosiddetto Upstream, che si riferisce ai fornitori di infrastruttura spaziale per l'EO, composto da produttori di satelliti e lanciatori, operatori dei sistemi di terra per il loro controllo, ecc. A dire il vero Planetek opera con successo anche in questo settore, come sa chi segue le nostre attività ed ha tenuto d'occhio la nostra recente riorganizzazione)

In grossa sintesi nel rapporto è spiegato che il potenziale del mercato downstream (quindi servizi a valore aggiunto sui dati EO) direttamente riconducibile a Copernicus sarà di 1,8 miliardi di euro all'anno entro il 2030. Di questi servizi beneficeranno numerosi mercati come ad esempio quello agricolo, delle assicurazioni, ecc., ed in particolare quello delle energie rinnovabili.


Perché ciò accada, tuttavia, è fondamentale che a livello europeo vengano intraprese opportune politiche di sostegno a questa iniziativa, con particolare riferimento alla liberalizzazione dei dati satellitari ed alla continuità e l'affidabilità delle missioni. 
Insomma è indispensabile che i dati acquisiti dalle Sentinelle (i satelliti che l'Agenzia Spaziale Europea sta per lanciare proprio nell'ambito di Copernicus) vengano resi disponibili con licenze che ne liberalizzino l'uso (open data) per favorirne lo sfruttamento da parte delle aziende, in particolare le Piccole e Medie Imprese, che potranno così erogare importanti servizi a valore aggiunto.

Questo potenziale avrà quindi delle ricadute dirette ed indirette in termini occupazionali, a dimostrazione che Copernicus non sarà più soltanto un utile strumento di monitoraggio ambientale al servizio delle esigenze istituzionali degli Stati europei, bensì uno stimolo alla crescita economica nell'Unione Europea.
Secondo questo report, infatti, la strada intrapresa da Copernicus porterà nei prossimi 15 anni alla creazione di questi 20.000 nuovi posti di lavoro per figure altamente qualificate, di cui 12.600 solo nel settore downstream (leggere il §4.4 da pag.11); e si potrà generare un volano per l'economia anche di altri settori, che porterà alla creazione di ulteriori 63.000 nuovi posti di lavoro indiretti, con un impatto complessivo sull'occupazione in Europa di oltre 80.000 nuovi posti di lavoro in Europa entro il 2030.

Naturalmente Planetek Italia risponde con entusiasmo a queste opportunità, aprendo sempre nuove posizioni  lavorative per gente in gamba. Date un'occhiata alla pagina "opportunità di lavoro"....