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martedì 3 giugno 2014

Dove iniziano le grandi storie





Più di 3000 persone da tutto il mondo, messaggi entusiasmanti, e una coreografia ubriacante - perfettamente in linea con il contesto, perché Las Vegas non è certo un posto da ritiro spirituale. E' HxGN LIVE, la conferenza annuale del gruppo Hexagon, che si svolge in questi giorni.
Hexagon, per intenderci, è la multinazionale svedese che negli anni ha acquisito ERDAS, Intergraph, Leica Geosystems, parte di BLOM e continua ancora oggi a portare avanti un'inebriante campagna acquisti.

HxGN LIVE è quest'anno alla quarta edizione, ed è diventato un appuntamento straordinario, sia per gli utenti che per i partner, per toccare con mano le novità e le soluzioni più all'avanguardia nel campo delle tecnologie per la progettazione, la misura (dal micro al macro) e l'analisi di dati geospaziali, ma anche per scambiare idee ed immaginare soluzioni per rendere migliore il nostro mondo.

Il tema di questo congresso è "Qui cominciano le Grandi Storie", e devo confessare che è impossibile non pensare in grande, di fronte all'incredibile offerta tecnologica di questo gruppo, ma soprattutto quando ci si confronta con gente come Ola Rollen (il CEO di Hexagon, quello nella foto in alto) o il caro Mladen Stojic, che è diventato Presidente di Hexagon Geospatial (nella foto qua sotto). Questa è la divisione che ha preso in carico tutto lo sviluppo dei software ERDAS ed Intergraph, con una nuova organizzazione che, già a giudicare dalle novità (top secret) delle versioni 2015 dei prodotti, che ho potuto vedere in anteprima, darà un'impulso straordinario alla loro crescita tecnologica, tutta orientata a migliorarne l'usabilità ed a privilegiare la user experience.

Mladen, con il suo ormai inconfondibile approccio visionario, ha presentato il progetto "WindMill", che sfrutta la metafora del vento, che scatena la produzione di energia quando mette in azione le pale di una turbina eolica. Quel vento, oggi, è rappresentato dai dati. Non solo i dati open ma anche i dati commerciali, che Hexagon vuol far diventare parte integrante della propria offerta, e questa è la chiave di lettura delle acquisizioni recenti o degli accordi commerciali che il gruppo svedese sta chiudendo con i più importanti provider di dati a livello mondiale (oltre che con i fornitori di UAV e di strumenti per il rilievo, che vanno a completare l'offerta di Hexagon Geosystems, ovvero Leica). E le pale della turbina, sempre nella metafora del Windmill, sono rappresentate dalle tre linee di prodotti software che andranno a razionalizzare la sterminata offerta tecnologica di Hexagon Geospatial.

La seducente vision del nuovo presidente vuole dare centralità all'utente (dove l'ho già sentita, questa?) e rendere più umano il processo di accesso alla conoscenza. Mi è piaciuto molto riconoscere nelle idee di Mladen lo stesso approccio che stiamo seguendo noi, nel cercare di superare la logica legata alla mera estrazione di informazioni dai dati, per puntare a creare una reale conoscenza dei fenomeni che caratterizzano il nostro pianeta, mediante indicatori geostatistici e metriche oggettive.
La slide qui a fianco è estratta dalla presentazione che farò questo pomeriggio, qui a Las Vegas, per raccontare i nuovi modelli di business che si aprono grazie alla disponibilità di dati satellitari liberi e di open data in generale. I big data geospaziali. diventano così quel vento che, grazie alla tecnologia, crea energia e crea valore.

Un'ultima annotazione voglio farla per sottolineare l'organizzazione impeccabile, nonostante la quantità di gente, gli spazi sconfinati da gestire (per andare dalla mia stanza alle sale del centro congressi devo fare dieci minuti a piedi, il che è perlomeno bizzarro dato che si trovano tutte dentro lo stesso hotel...) ed il gran numero di sessioni e di eventi. Ai partecipanti è stata messa a disposizione l'applicazione HxGN Live Mobile (http://hxgnlive.com/mobile-app.htm) che permette di avere sempre sotto il controllo il programma personalizzato della conferenza, nonché interagire con gli altri utenti e postare contenuti condividendoli con i classici social networks. Voto: 10.