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lunedì 4 giugno 2012

Come si valuta un Geoportale

AMFM ha lanciato anche quest’anno il premio per i Geoportali. Qui il Bando, e la scadenza per manifestare l'interesse a partecipare è il 30 giugno.

In una chiacchierata recente con la bravissima Monica Sebillo, professoressa di Sistemi Informativi Territoriali all’Università di Salerno e presidente della giuria che valuta i geoportali, abbiamo provato a fare un po’ il punto della situazione, provando ad elencare i fattori chiave che determinano il successo di un Geoportale.

Come cantava Emilio Solfrizzi nell’indimenticato spot di addestramento del suo piccolo alla malavita, “…la tecnologia avanza assai”. Anche nel nostro settore questo ha comportato notevoli migliorie in termini di funzionalità dei geoportali e di accessibilità. Per dirne una, anche noi abbiamo smesso da anni di usare il plug-in per la lettura degli ECW nei browser, perché rendiamo accessibili i grandi mosaici di ortofoto o immagini satellitari in formato ECW direttamente come servizi WMS o WMTS.

Al tempo stesso ci sono ancora vaste aree di miglioramento, che riguardano soprattutto:
  • l’accessibilità dei portali (laddove l’accessibilità è intesa come usabilità in generale ma anche come accessibilità da parte, per esempio, degli ipovedenti); 
  • l’aggiornamento dei dati, che naturalmente è un’ovvia conseguenza della difficoltà per i gestori dei geoportali di aggiornare gli stessi), 
  • il multilinguismo che spesso è carente, e questa non è affatto una sorpresa.
    (che soddisfazione però quando l’altro giorno a Rabat, presentando il geoportale dell’Emilia Romagna al Ministero dell’Agricoltura del Marocco, dovo aver digitato l’URL ci è apparsa immediatamente l’interfaccia in inglese del geoportale stesso, che aveva riconosciuto la chiamata proveniente da un indirizzo IP non italiano!) 
  • l’eterno problema della carenza di metadati, relativi o ai dati o ai servizi web
  • last but not least, come dicono gli inglesi, l’assenza di informazioni sulla ilicenza d’uso collegata ai dati. Mi aspetto tuttavia che nel prossimo futuro il grosso fermento che ruota attorno al tema degli #opendata e dei Dati Geografici Aperti porti ad una maggiore sensibilità ed attenzione rispetto a questo aspetto così importante per la valorizzazione dell’informazione geografica. 
A differenza degli scorsi anni, l’organizzazione del Premio prevede che possano partecipare nuovamente gli enti o i soggetti che abbiano già partecipato negli scorsi anni. Questo perché, a distanza di tempo, possano essere apprezzate le migliorie ed innovazioni che gli enti, anno per anno, apportano ai propri strumenti di diffusione delle informazioni geografiche .

Un esempio di Scheda di Valutazione
utilizzata dalla Giuria
Il mio personale suggerimento, che si voglia partecipare o no al premio, è di tenere sempre ben presente quali sono i criteri di valutazione utilizzati dalla commissione, perché possono essere degnamente utilizzati anche come criteri generali per l’autovalutazione e l'analisi critica del proprio sistema.
Sono esattamente gli stessi criteri che tormentano i miei amici Mauro ed Alfredo quando dirigono gli sviluppi sui Geoportali che ci vengono affidati.