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martedì 7 luglio 2009

Metadati.. o metà dati?

Negli ultimi tempi, dovendomi occupare della promozione di uno strumento per la catalogazione automatica di immagini (parlo di ERDAS APOLLO Image Manager), mi sono trovato a confrontarmi molto spesso con professionisti del settore GIS che, alla parola "metadati", reagiscono quasi tutti allo stesso modo. Un sospiro, occhi al cielo, e spallucce.
La mia impressione è che questa risorsa, il metadato, imprescindibile per chi si occupa di informazione geografica, venga percepita ancora come un "male necessario".

A me piace vedere il bicchiere mezzo pieno, e devo dire che nei tanti incontri di questi ultimi mesi ho riscontrato comunque una forte sensibilità verso il tema dei metadati, della loro messa a disposizione nel Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali del CNIPA, e via dicendo.
Giovanni Biallo rende facilmente accessibile i riferimenti normativi sul portale GEOforUS, i vendor si sono dovuti già adeguare agli standard (Gimmi Perego nel parlava sul suo blog più di un anno fa), ed esistono strumenti (come i nostri, guardacaso, o quelli open source) che semplificano al massimo la costruzione e l'aggiornamento dei metadati.

Insomma c'è fermento. E probabilmente è solo una questione di cultura e di informazione, come si sta dicendo in queste ore nel Forum del Social Meeting.
C'è questa bella discussione in corso, e come sempre da questi contesti vengono fuori anche delle belle idee. Come questa provocazione: che tutti i dati prodotti dalla pubblica amministrazione con soldi pubblici non possano essere collaudati (e di conseguenza pagati i SAL) se le banche dati non dispongono dei metadati?