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venerdì 10 aprile 2009

Istantanee di un disastro dallo spazio

Sono lontano dal mio ufficio da alcuni giorni, ma ho seguito gli scambi di email tra i miei colleghi di Planetek Italia e chi si sta occupando dell'individuazione delle aree colpite dai terremoti degli ultimi giorni.
Faccio una cosa molto semplice nel mio piccolo, augurandomi che possa essere utile: elenco di seguito alcune risorse, tra carte ed immagini che sono state acquisite dai diversi satelliti negli ultimi giorni sull'Aquila.

QuickBird ha acquisito un'immagine l'8 aprile. Sul sito http://abruzzo.planetek.it è possibile consultare la foto satellitare e confrontarla con una foto area acquisita nel 2007 resa disponibile dal servizio cartografico della Regione Abruzzo.
Nella Gallery del sito web di Planetek Italia si possono vedere più in dettaglio alcune delle zone dell'Aquila e dei comuni limitrofi di cui più si parla in questi tristi giorni, così come appaiono nell'immagine acquista dal satellite americano.

GeoEye ha acquisito un'immagine il 6 aprile. Qui accanto si vede un dettaglio agghiacciante sul comune di Onna, mentre si può verificare l'intera area coperta da GeoEye scaricando questo file KML ed aprendolo in Google Earth.
Google Italia ha dedicato una pagina Web al terremoto abruzzese, dove sono riepilogate le informazioni principali e ci sono i link alle organizzazioni ed iniziative per prestare il proprio contributo.

Cosmo Sky-Med ha acquisito un'immagine radar il 7 aprile. L'anteprima è visibile cliccando qui: si tratta del confronto tra due acquisizioni prima e dopo il sisma (l'immagine precedente è del 22 marzo), e utilizzando la tecnica dei falsi colori si evidenziano alcune modificazioni provocate dal sisma a edifici e infrastrutture.
Informazioni più dettagliate sono sul sito dell'ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana.

Anche TerraSar-X ha acquisito un'immagine radar sull'area a nord dell'Aquila il 7 aprile. Come sempre queste immagini radar possono sembrare non particolarmente comprensibili ad occhio nudo, ma la capacità di questi sensori di acquisire anche in condizioni climatiche avverse e con elevata frequenza è fondamentale per avere informazioni sempre aggiornate proprio in situazioni drammatiche ed in continua evoluzione come quelle che l'abruzzo sta affrontando in questi giorni.

Il satellite Ikonos dovrebbe aver acquisito un'immagine nella mattinata di martedì 7 aprile, perché so che c'era un passaggio utile, ma nel momento in cui scrivo non l'ho ancora vista.

Tra i vari link che mi sono arrivati, ne ho trovato uno che mi è sembrato interessante dal punto di vista scientifico, perchè mostra il sisma nelle mappe dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Per il momento è tutto ciò che so. Quando avrò novità le posterò qui.
Oggi si è celebrato il funerale, per oltre 200 delle vittime del terremoto, nella Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, lo stesso posto che solo pochi mesi fa ci ha ospitato per la conferenza ASITA.
Il mio pensiero va a tutte quelle persone scomparse ed ai loro cari, con la speranza che tutte le tecnologie con cui quotidianamente ci confrontiamo possano davvero servire per aiutarli.